La chiesa

IL TEMPIO DI DON BOSCO A LANUSEI

Nel 1938 il Direttore del collegio salesiano don Giuseppe Perino convocò i membri del consiglio direttivo dell’unione ex allievi per informarli che aveva deciso di intraprendere una campagna di sensibilizzazione per la raccolta di fondi da spendersi per l’edificazione di un tempio da dedicarsi a Don Bosco.

Già l’anno successivo le quote raggiunte con le sottoscrizioni erano ragguardevoli. La seconda guerra mondiale arrestò il grandioso progetto. La cifra fino ad allora raccolta perse progressivamente di valore a causa dell’inflazione legata agli avvenimenti bellici. Lo stesso collegio fu requisito nel 1942 per ospitare un convalescenziario. Passati gli anni turbolenti, nel 1948 si riniziò a parlare della chiesa di Don Bosco. Le redini del comitato pro tempio furono prese da don Vincenzo Bernardini appena rientrato dalla Cina dove aveva vissuto per più di un trentennio come missionario. Furono inviate migliaia di lettere a tutti gli ex allievi e alle loro famiglie, furono coinvolti politici e benefattori alla fine la somma necessaria fu raccolta. Il 19 novembre 1949 veniva posta la prima pietra del grande salone che doveva fare da base e da antemurale al Tempio. Il progetto era dell’Ing. Guerra di Roma mentre i lavori furono affidati alla ditta Ricetto di Cagliari. I lavori progredirono con celerità così che il 27 maggio 1951 potè svolgersi la cerimonia di benedizione del salone e la posa della prima pietra della chiesa. Il 21 settembre 1952 il Tempio dedicato a Don Bosco venne inaugurato alla presenza del vescovo della diocesi d’Ogliastra mons. Basoli e di innumerevoli cariche politiche. L’edificio progettato dall’architetto Pani, è realizzato interamente con strutture in cemento armato e mattoni forati, ha pianta a croce latina, anche se uno dei bracci del transetto risulta monco. La chiesa è collegata con il collegio per il servizio religioso degli alunni e direttamente con l’esterno per il servizio religioso dei restanti fedeli. Il 20 agosto 1955 furono benedetti l’altare maggiore in marmo e la statua del Santo. Il 9 maggio 1965 fu traslata nel Tempio la salma di Don Giuseppe Perino, questa fu collocata nella cripta insieme a quella di don Vincenzo Bernardini. Un altro fedele meritava di essere sepolto nella chiesa dedicata a Don Bosco si trattava dell’Avv. Antonio Giua il cui impegno permise ai salesiani di giungere a Lanusei. Le pratiche per il trasporto della salma da Roma furono avviate nell’agosto del 1971. Il 3 ottobre di quell’anno, ricorreva allora anche il centenario della nascita, il copro del Giua fu trasferito nella cripta del Tempio dove ancora oggi riposa.



La chiesa

Veduta del Tempio di Don BoscoLa chiesa sorge in prossimità del collegio salesiano di San Eusebio con il quale è direttamente collegata. La natura del terreno costrinse il progettista ad adottare una singolare soluzione, il professionista fu costretto a troncare uno dei bracci del transetto. Antistante il lato lungo è un piazzale, mentre sul lato opposto troviamo un camminamento ricavato tra la roccia del pendio e la muratura. La parte visibile dell’edificio è il braccio lungo del transetto poiché la facciata, di fatto inesistente, è stata inglobata nel collegio. Tutto l’edificio sorge in corrispondenza del cine teatro sulle cui strutture poggia. 




La Navata centrale

Navata Centrale Tempio di Don BoscoL’edificio presenta un’unica navata movimentata ai lati dalla presenza di una serie di spazi semicircolari. Questi, funzionali all’illuminazione dell’edificio, sono oggi utilizzati come cappelle. Al loro interno rappresentazioni e personaggi legati all’insegnamento salesiano. Tra uno spazio e l’altro è una finestra. Il lungo salone è sovrastato da una copertura a botte. L’accesso alla navata avviene direttamente dal collegio. Qui una scalinata e un portone in legno immettono direttamente nell’edificio religioso. Al di sopra dell’ingresso troviamo una balaustra ov’è alloggiato un organo a più canne. Il fulcro dell’edificio è l’altare maggiore. Qui, su una costruzione in marmo policromo, sono le statue dei santi Don Bosco e San Domenico Savio. 


Abside

Transetto sinistro Tempio di Don Bosco
Lo spazio sub aereo è coperto da una cupola ottagonale, mentre alle spalle dell’altare è l’abside. Sulla lunetta di questa è ricavato un affresco rappresentante il Cristo. Dall’abside si accede direttamente alla cripta. I colori preponderanti sono il giallo e l’azzurro, mentre le decorazioni architettoniche sono bianche. 



 

 

Il transetto

Del transetto abbiamo avuto già modo di dire. Il braccio più corto è sede di un altare dove capeggia la statua della vergine. Questo spazio piuttosto contenuto è desinente anch’esso in un’abside. Sul lato opposto si trovano i posti riservati ai fedeli. 



La cupola

Cupola interna Tempio di Don BoscoLa cupola poggia su un tamburo ottagono. E’ l’elemento caratterizzante la costruzione. Assieme al braccio lungo del transetto è la parte più visibile dell’edificio. Coperta in alluminio è sormontata da una lanterna ove sono ricavati dei punti luce, al di sotto di essa è l’altare maggiore. La parte interna presenta un interessante accostamento cromatico. Le parti inerenti il tamburo sono colorate in giallo mentre gli spicchi della cupola sono decorati in azzurro. Le fasce mediane tra i vari elementi e quelle marcapiano sono invece in bianco.

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